Rock'n'roll mick
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Recensioni – Divertente importante

RECENSIONI
Vinile n.14 – giugno 2018 – Michele Neri
Michele Anelli ne ha tanta di esperienza, dai Thee Stolen Cars ai The Groovers sino alle recenti esperienze soliste. In questo nuovo album, questa esperienza si manifesta in una produzione accurata, messa al servizio di canzoni godibilissime, ben suonate (strepitoso il Wurlitzer di Andrea Lentullo anche coautore di diverse parti musicali)) e ben cantate. La partenza di Divertente importante chiarisce il progetto, lo illustra con suoni molto definiti, posti al servizio delle belle storie di Michele. E poi Ruggine, Est o Ruvida emozione con il suo ritornello cantabile al primo ascolto. Ecco: il primo ascolto non rende giustizia a questo disco, nonostante ci siano elementi d’immediata godibilità. Riascoltato più volte DIVERTENTE IMPORTANTE consente di apprezzare il bel lavoro svolto in studio da Michele Anelli, Andrea Lentullo, Elia Anelli e Nik Taccori, guidati dalla sapiente mano di Paolo Iafelice. Anelli ha realizzato proprio un bel disco ed è un bene che sia uscito nella doppia versione Cd e vinile.

Classic Rock n. 70 – settembre 2018 – Songwriting italiano, sound americano di Antonio Bacciocchi
Parte da lontano la storia di Michele Anelli, dai giorni in cui era leader della rock band Groovers (ancor prima con i garage rocker Stolen cars), con cui incise sette album e visse una stagione intensa e ricca di soddisfazioni. L’inizio della carriera solista coincide con il passaggio alla lingua italiana e con attività collaterali di scrittore e di interprete dei canti della Resistenza. Il terzo album ci consegna 11 brani originali all’insegna di un cantautorato classico che attinge dalla tradizione italiana, filtrata attraverso una versione sonora “americana” (da Neil Young ai Wilco, vedi uno dei migliori episodi, Ruggine). Interessante anche il frequente sguardo a una dimensione più pop, pur rimanendo in un contesto di grande spessore. Un lavoro frutto di un lungo percorso di ricerca, come dovrebbe sempre essere, prima di dare alla luce una nuova fatica artistica, pratica ormai desueta nell’epoca del tutto e subito. Ad accompagnarlo un trio essenziale e allo stesso tempo raffinato. I brani arrivano diretti, intensi e sinceri. Chiude una stupenda ninna nanna pop rock come  Buonanotte, vertice emozionale dell’album.

RUMORE n.321 – ottobre 2018 – Andrea Valentini

Anelli è uno di quei personaggi che fra mille difficoltà, mettendoci faccia, vita, energie e cuore, contribuiscono a tenere in vita uno spirito rock universale che si è un po’ perduto – anzi, per molti è defunto da tempo. Dalla provincia con passione e costanza, è da decenni in prima fila con formazioni come Thee Stolen Cars Groovers e, da qualche anno, anche come solista. Eco quindi il suo terzo lavoro in questa veste , un disco che, a costo di abusare della formula un po’ logora, si dimostra molto maturo. L’Anelli di queste 11 canzoni sposa un cantautorato soffuso, fatto di folk made in USA, filtrato con una sensibilità popular nostrana, che si sviluppa su un tappeto di chitarre, piano/organo e batteria (niente basso). Musica non semplice, ma sincera, autobiografica e autorale.

L’isola che non c’era – Valeria Bissacco
http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/divertente-importante/ 

C’è un filo sottile ma robusto che lega tutte le tracce contenute in questo terzo lavoro da solista del cantautore novarese Michele Anelli, classe 1964. È il filo del tempo, a cui, come si intuisce anche dalla bella foto di copertina, sono appesi ad “asciugare” i vari “episodi” che compongono l’album.

Gli 11 brani infatti sono tutti momenti di una unica “storia”, molto umana e quotidiana, che si sviluppa nell’arco di una giornata, da un ipotetico risveglio (esattamente alle 6.13) alla Buonanotte, la ninna nanna pop rock che chiude l’album e anche il tempo della veglia, dei pensieri, del lavoro e delle canzoni prima di abbandonarsi al sonno, poco prima di mezzanotte. Le canzoni appaiono quindi come polaroid, stralci di vita, appunti di diario, pezzi di quotidiano in cui l’ascoltatore non fatica affatto a riconoscersi; sono spesso i piccoli gesti che fanno parte di una consuetudine, che diventano appunto importanti, perché tutti insieme compongono i nostri giorni. Un po’ come quella “somma di piccole cose”, che troppo spesso passano inosservate, cantata da Fabi con un garbo simile a tratti a quello di Anelli.

Michele Anelli ha già alle spalle ben sette album come autore e leader della rock band The Groovers (dal 1989 al 2009) e prima ancora aveva militato nei Thee Stolen Cars, ma nella svolta solista (la sua personale rivoluzione) decide di abbracciare la lingua italiana che si rivela una scelta comunicativa importante. Quest’uso della madrelingua lo riavvicina alla tradizione cantautorale italiana, alla quale si sposano echi di sonorità americane, da Simon & Garfunkel a Neil Young, in un insieme davvero ben riuscito, raffinato e piacevole all’ascolto. La voce di Michele è gentile, educata, mai sopra le righe, anche quando canta di piccole rivoluzioni e grandi ribellioni: “sento bisbigliare di una nuova resistenza/ Ignora gli ordini, ignora gli ordini alieni” (in Ignora gli ordini alieni, una delle tracce migliori del disco). Le parole si susseguono ordinate, ricercate, sempre appropriate, in versi diretti ed efficaci, anche se a volte quasi giocosi: “Divertente importante, viaggiare con la mente (…) Importante divertente, cantare per la gente” (nel brano che dà il titolo all’album e che corrisponde idealmente al risveglio, a una presa di coscienza, e che risponde a una specie di “che ci faccio io qui, qual è il mio ruolo nel mondo?”) Il suono si spinge verso il pop di qualità, pur rimanendo nell’ambito della tradizione dei grandi cantautori italiani, come abbiamo detto, e infatti non di rado emergono echi di quel Battiato de La voce del padrone, per intenderci, soprattutto in un brano come Settembre.

In Est, un altro degli episodi migliori, assistiamo ad una quotidiana e quasi rassegnata personale ricerca della felicità (“essere felici è diventato un lavoro”) mentre Invisibili è un viaggio pomeridiano e rilassato nella propria interiorità in cui “l’unica direzione è il silenzio” che però, curiosamente, l’autore intraprende cantando. Un lavoro nel suo insieme frutto di un personale percorso di ricerca durato due anni, o forse è ancora il seguito di quello intrapreso con l’album precedente, Giorni usati, uscito nel 2016. Ad accompagnare il cantautore, che nel disco suona la chitarra acustica, un trio essenziale (chitarra elettrica, piano e batteria) e allo stesso tempo raffinato del quale fa parte anche il figlio chitarrista Elia.

Con questo bell’album, decisamente maturo e sincero, Michele Anelli si avvicina ai trent’anni di carriera e tuttavia ci sorprende ancora, nel suo rinnovarsi, con una voce che non conosce età e un disco che abbraccia temi vicini a più generazioni, non soltanto la sua.

Mescalina – Giuseppe Verrini
https://www.mescalina.it/musica/recensioni/michele-anelli-divertente-importante-
E’ una lunga storia quella di Michele Anelli, partita una trentina di anni fa con il gruppo rock The Groovers autori di sette pregevoli album che hanno tenuto in alto, insieme a band come i Rocking Chairs e altre, la bandiera del rock made in Italy, prima di sciogliersi nel 2009.
Da allora Michele Anelli ha intrapreso un percorso solista passando dall’inglese all’italiano, ma senza allontanarsi dai suoi gusti musicali, con chiari riferimenti alle sonorità americane (Bruce Springsteen, Neil Young, i Wilco tra gli altri), e scrivendo due libri dedicati ai canti della Resistenza italiana, alle radio libere e un libro di narrativa sul mondo femminile, libri che hanno dato origine a degli spettacoli che ha portato in tour .
Questo nuovo lavoro, Divertente importante, il suo terzo da solista, è prodotto da Paolo Iafelice e contiene undici brani scritti da Anelli stesso che racconta Questo album è nato dopo un lungo percorso di composizione e di ricerca, per accompagnare storie quotidiane e suggestioni nate da esperienze personali e da incontri con chi, anche inconsapevolmente, ha lasciato tracce di umana avventura”.
Cosa piuttosto insolita, i brani che raccontano storie di quotidianità sia positive che negative vissute personalmente o condivise con altre persone, sono collegate tra loro in una specie di fil rouge dagli orari di una giornata, dalle sei del mattino a mezzanotte circa.
“Siamo circondati da continue notizie dure da assimilare e diventa difficile trovare il tempo per essere leggeri. Divertente Importante vuole proprio esprimere la difficoltà che oggi abbiamo a essere felici, come se fosse una colpa o un lavoro», dice ancora Michele Anelli che, accompagnato da un solido trio di musicisti, Elia Anelli chitarra elettrica, Andrea Lentullo al piano Wurlitzer,pianoforte, organo Hammond, Synth , cori, Nik Tacconi alla batteria e percussioni, ci propone un lavoro che miscela la canzone d’autore con rock e folk e in alcuni brani anche con forti venature pop.
Divertente, importante, è il notevole brano di apertura che dà il nome all’album, è un pezzo dai suoni morbidi, con cui iniziare la giornata/disco e dove Michele Anelli canta “Ci vuole talento per ripetere gli stessi errori” , Ignora gli ordini alieni è un invito ad ignorare gli ordini che non si riconoscono come propri, Ruvida emozione, un brano immediato che tocca con cura ed attenzione il tema del lavoro e che vira verso un momento pop, più commerciale.
Da segnalare anche Invisibili, con delicate riflessioni su persone e storie degli ultimi, Non era la pioggia, il brano più cupo e scuro con influenze psichedeliche, mentre Raccolgo le idee, rock-pop di immediato impatto, è una evasione dal dolore e dai problemi, con la musica come medicina. Il migliore sei tu è il momento più rock del disco, ed è anche un bel video, che invita a non piangersi addosso, e l’album si chiude alle 23.43 con Buonanotte, una ninna nanna dedicata a chi non si rassegna, a chi continua a sognare, a chi ha ancora tante idee da realizzare.
Un lavoro interessante e maturo, ricco di suoni “gentili”, fatto con garbo e sensibilità, e da ascoltare con attenzione per cogliere tutte le sfumature delle diverse storie e situazioni raccontate, che sicuramente richiameranno alla memoria dell’ascoltatore qualcosa del proprio vissuto.
Disponibile anche in vinile in tiratura limitata.

Rockit – settembre 2018 – recensione di Libera Capozucca
https://www.rockit.it/recensione/42030/micheleanelli-divertente-importante

Una stanza di una casa di campagna nelle Langhe, isolata, lontana dal traffico; in un angolo una chitarra acustica, dei libri sparsi a terra e dei vecchi dischi dalle copertine usurate: è un cantuccio nascosto, distante dal mondo. Immagino così il luogo di creazione dell’ultimo disco di Michele Anelli, portatore sano di malinconia. Un album cantautorale, virato pop, dagli arrangiamenti distesi su atmosfere riflessive. Ennesima immersione in quell’immaginario nostalgico che alterna ritmi pigri ad arie pop radiofoniche, tutto combinato a dipingere nell’intimità. Ma il messaggio è chiaro: nelle cose profonde si nascondono anche quelle divertenti.
“Divertente, importante” è il titolo dell’album e il primo pezzo che si offre all’ascolto. La struttura melodica esile, è sorretta dal suono gentile della chitarra. Il mondo è quello privato della canzone d’autore e quello leggero del pop. Anche l’atmosfera pacata di “Ignora gli ordini alieni” si stacca dal mondo reale per “vivere al di sopra delle luci al neon, a consumare tutto il colore…attraverso un deserto di parole che non sanno dare sollievo”. Eppure, nel cuore di una ballata, si scoprono le ragioni di una nuova resistenza. Il passo accelera in “Ruggine” e si muove diverso in “Ruvida emozione” ma è nei testi delle ultime canzoni che il disco offre la sua migliore chiave di lettura: piccole luci compositive che splendono una dietro l’altra. Più manieristico e piatto in “Est” e “Raccolgo idee”, eppur sempre materia viva e pulsante.
“Divertente, importante” è sicuramente un disco dalle soluzioni già sperimentate ma suona bene, molto bene. E se non dovesse spostare in avanti la storia della musica, di sicuro si lascia piacevolmente ascoltare. La sua grazia autentica è custodita in bolle di sogni.

Raro – n. 58 – giugno 2018 – Fernando Fratarcangeli
Pop elegante e ben confezionato per Michele Anelli. Il disco, stampato su vinile con cd copia allegata in tiratura limitata e numerata, e disponibile anche in cd, si intitola Divertente importante (Adesiva discografica/Self) e contiene undici brani. Gli inizi di anelli lo portano all’interno di una band di garage/punk, Thee Stolen Cars per poi creare il gruppo Groovers con il quale Anelli ha pubblicato sette dischi, suonando in tutta Italia e festeggiando nel 2009 il ventennale di carriera con la targa al Mei di faenza. Il nuovo album è sicuramente il suo più maturo e sincero.

Note spillate – Irene Venturi
http://notespillate.com/2018/05/14/divertente-importante-e-il-terzo-lavoro-di-michele-anelli-la-recensione/
Tutto è strutturato come se i brani fossero momenti della stessa giornata, sparsi ma definiti. Divertente importante, brano che dà il nome all’album, è un brano dai suoni gentili. “Ci vuole talenti per ripetere gli stessi errori” dice il cantautore. Un altro brano interessante contenuto nell’album è Est che parla della nostra società e di tutto ciò che ci circonda. “Mi sento fuori da una fotografia, sono nervoso ma sorrido per voi”, le attese, la felicità come maschera, l’ipocrisia… L’album si chiude con una ninna nanna rivolta a tutti, a chi calpesta il cielo, a chi sa sorridere ancora come un bambino, a chi ha sofferto e a chi sta sopravvivendo, a chi ha tante idee da concretizzare e a chi lavora.

Radiocoop – Antonio Bacciocchi
http://www.radiocoop.it/michele-anelli-divertente-importante/
E’ una lunga storia quella di Michele Anelli, da leader della rock band dei Groovers all’attività di scrittore, a quella di interprete dei canti della Resistenza. Arriva ora il terzo album della più recente incarnazione, quella solista. Undici brani autografi all’insegna di un cantautorato classico che attinge dalla tradizione della canzone d’autore italiana, filtrata attraverso una visione sonora “americana” (da Neil Young ai Wilco). Ottimo e più che riuscito.