Ore 6.13: il risveglio, e un diluvio di immagini e pensieri ti accompagna al caffè. Immagini e pensieri della sera prima, quelli della notte e quelli che si palesano all’apertura degli occhi. Immagini divertenti e momenti importanti.
Divertente, importante
(Testo: Michele Anelli Musica: Michele Anelli, Andrea Lentullo)
Occhi aperti all’alba
mani in cerca di equilibrio
vecchie abitudini nell’aria
alzarsi e strappare al cielo
qualche promessa
e con il passo incerto
rischiare qualcosa
ci vuole talento, per ripetere gli stessi errori
ci vuole talento, per restare ancora vivi
ci vuole talento, per ripetere le stesse azioni
e riuscire a starne fuori
Un certo disagio interiore
nascosto in giorni di pioggia
e mascherare con un sorriso
la voglia di spaccare tutto
poi creare scompiglio
e salire sul treno
solo per sentire rumore
ci vuole talento…
Divertente importante
viaggiare con la mente
disegnare enormi spazi
la voglia di riempirli
Importante divertente
cantare per la gente
andare a casa stanco
col sorriso nella mente
Divertente importante
Importante divertente
fare scelte un po’ diverse
liberarmi veramente
Michele Anelli: voce, chitarra acustica ed elettrica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, cori
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 7.45: sei seduto in un posto che non ti appartiene e la tua testa viaggia sopra le luci, fuori dalle vetrate, va oltre al futuro già programmato, verso le persone che hanno nello sguardo e nell’anima la voglia di resistere e cambiare, di creare e modificare, di inventare e ignorare ordini che non riconoscono propri.
Ignora gli ordini alieni
(Testo e musica: Michele Anelli)
Vivere al di sopra delle luci al neon
seduto a consumare tutto il colore
Spaccare la finestra e lasciare alle spalle
un futuro già visto
Ignora gli ordini, ignora gli ordini alieni
Ti presto i miei occhi così puoi capire
la distanza che vedo
con quello che sento dire
Attraverso un deserto
di parole che non sanno dare sollievo
Ignora gli ordini, ignora gli ordini alieni
Nel cuore buio di una ballata
scopro le ragioni dell’impazienza
La gente distratta che applaude
uno squalo diventato poeta
Sento bisbigliare di una nuova resistenza
Ignora gli ordini
Michele Anelli: voce, chitarra acustica ed elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 8.34: hai già assorbito qualcosa che non ti fa stare tranquillo. Situazioni che si ripetono, fascismi che tornano, comportamenti che non cambiano. Intorno, la ruggine si è depositata nelle persone. Alzare il volume, più che una regola, una necessità.
Ruggine
(Testo: Michele Anelli Musica: Michele Anelli, Andrea Lentullo)
Dalla finestra guardo il giorno arrivare
col futuro che spinge che spinge alle spalle
Conosco la rabbia che circonda la fame
c’è qualcosa che torna e che no
non mi lascia dormire
Ruggine
In queste mani la scelta
la decisione che ho preso
di fare quello che non fareste mai
Ad ogni sconfitta alzo il volume
per risalire dal fondo e sentirmi ancora vivo
Ruggine
fate calcoli per il futuro
andate verso un mondo sicuro
lasciate tutto per non perdere niente
state lontano dalle emozioni
ostinatamente, maldestramente,
tutto nella mente
Ma da qualche parte lì sotto pure
col culo a terra c’è chi si sveglia
con una chitarra e canta di
Ruggine
Michele Anelli: voce, chitarra acustica ed elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, organo Hammond
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 10.13: per le mani ti capita un libro “Non siamo qui per le caramelle”. Affiorano ricordi e volti di persone conosciute qualche anno fa nel pieno di una vita difficile, bollate con il nome di “esodati”. E non c’è altro da aggiungere se non cantare più forte.
Ruvida emozione
(Testo e musica: Michele Anelli)
Ho smontato il giorno, rovistato nelle ore
per disfarmi delle cose che
non fanno per me, non fanno per me
Vi ho visto correre sempre più distanti
e non mi sento in dovere di seguirvi
sono cose che non fanno per me
Ieri eri facile potevo anche perdermi
cambiare in fondo era semplice
Oggi rimane una ruvida emozione
per tutti quelli come me e te
Di notte i cancelli chiusi dentro agli occhi
raccontano con parole erranti
di sogni che bruciano,
di vestiti che guardano, di scarpe che restano
Ho pensieri sottili nati in mezzo ai ricordi
di persone pronte a fare scelte
se non riescono migliori,
forse difficili, almeno diverse
Ieri eri facile …
Michele Anelli: voce, chitarra acustica ed elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, synth
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 11.03: Ancora non svaniscono quelle persone e le loro storie. Si mischiano con il tuo vissuto e come spesso accade vivi nella pelle anche quello degli altri. Lo senti tuo. Lo fai tuo. Per emergere altrove e strappare un sorriso al buio.
Est
(Testo e musica: Michele Anelli)
Sulle spalle ho tre stelle
e tutti a dirmi che così è l’economia
trasforma le giornate in lunghe attese
L’acqua fredda al mattino le notizie alla tv
stare in fila ordinatamente
trasforma le giornate In lunghe attese
Mi sento fuori da una fotografia,
sono nervoso ma sorrido per voi
Vivo le feste come pietre in un fiume.
Essere felici è diventato un lavoro
Il giornale strappato con la nostra foto
tra le mani è un passato
che continua a bruciare
La tristezza ha sapori diversi,
la solitudine non cambia mai
Dentro un corpo che non nasconde i segreti
Essere felici è diventato un lavoro.
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, synth, cori
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 13.20: stai sorseggiando il secondo caffè. Guardi di sfuggita quei volti dentro un televisore appeso a un muro. Un attimo dopo sei in mezzo a loro, su una spiaggia indefinita, schiacciato dentro un barcone, a piedi, al freddo, oltre ogni confine. Ogni persona una storia diversa. Ti giri e vedi un anziano solo con sé stesso, un bambino inascoltato. Per difenderti, una sola arma che chiami chitarra.
Invisibili
(Testo e musica: Michele Anelli)
Io sono la verità in un coltello
vivo nell’eco di un ricordo
parcheggiato nell’ombra perso
Non ho tesori sotto la sedia
e nessun treno da quella curva
l’unica direzione è il silenzio
Invisibili i miei giorni raccolti in un quaderno
i miei passi silenziosi sulla neve
e queste mani che vogliono afferrare il tuo sguardo
Esplode in faccia la paura
è pericoloso non avere più nulla
a cui aggrapparsi ad occhi aperti
Le mattine sanno di fame
a mezzogiorno aumenta la sete
poi mani strette come pugni
Invisibili i miei giorni…
Invisibili i miei anni Invisibili gli addii
Invisibili i ricordi Invisibili i colori
Invisibili i nomi Invisibili le preghiere
Invisibili i sorrisi Invisibili gli amori
Invisibili i miei giorni
Invisibili i miei passi
Invisibili le mani
che vogliono attirare il tuo sguardo
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, synth
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 15.25: leggi su un muro “l’orrore ha le chiavi di casa”. Stai male per ognuna di loro. Senti le ferite e il dolore. Di getto scrivi qualcosa, una laica preghiera. Vorresti proteggerle tutte e sai che non è possibile.
Non era la pioggia
(Testo e musica: Michele Anelli)
Quel giorno non era la pioggia
che scendeva lungo le tue braccia
Scivolata fuori
colpita ancora prima dal dolore
che dentro divora
poi mani troppo forti
e parole vigliacche
che non fanno rima
con la tua vita
Anni da usare
gettati in un cassetto di bugie
Il sorriso negato
da frasi codarde
e un cuore con le spine
che non fa rima
con la tua vita
Quel giorno …
Dentro un calvario
una trappola circonda
il respiro e la paura
Non c’è nessuna rima
con la tua vita
Non c’è nessuna rima
con la tua vita
Michele Anelli: voce, chitarra acustica ed elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 17.11: con qualche ora e qualche pensiero in più prendi consapevolezza che per non sentirsi schiacciato e senza via d’uscita è necessario contenere il dolore, esorcizzarlo, metterlo dentro una canzone, una storia da raccontare, un quadro, una fotografia. Ami le canzoni che ti fanno ragionare e ballare contemporaneamente. Sweet soul music.
Raccolgo idee
(Testo: Michele Anelli Musica: Michele Anelli, Andrea Lentullo)
Sedermi accanto, sentirti raccontare
mentre fuori c’è rumore
Mi parli del passato guardando avanti
oltre tutte le paure
di scelte e di rincorse, di sogni persi e ritrovati
dentro un gioco molto grande
Se il vento ha smesso di cantare
Se questo pane non ha sapore
Io cerco ancora le canzoni
che mi facevano alzare
cerco ancora emozioni
La fatica ci ha disperso
reso deboli nel tempo
la fame è rimasta uguale
Sospeso a un filo raccolgo idee
scivolate dalle tasche
Resisterà questo abbraccio
che si coltiva a lungo
dentro un gioco molto grande
Se il vento …
cerco ancora emozioni
cerco ancora le canzoni
cerco ancora cerco
cerco ancora le emozioni
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, pianoforte, synth
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 19.03: ritrovi le mani e lo sguardo che hai lasciato al mattino. Ritrovi il calore e l’emozione. L’energia scorre insieme a un sorriso. Il traguardo non cambia e il cammino è più dolce.
Settembre
(Testo e musica: Michele Anelli)
Quando le tracce di questa luna
saranno tra le pieghe della notte
il sole mi sorprenderà tra le tue braccia
Tu che sei l’altra metà del cielo
con il tuo sorriso la felicità ha un volto
La rivoluzione può aspettare
qualche minuto ancora
E proteggi i miei pensieri
per non farli scappare
ci passi il filo con mani
che sanno accarezzare
E nei momenti lunghi come giorni
ascolti ad occhi aperti
mi cerchi, mi volti, mi prendi
e incominci a volare
La rivoluzione …
Tu che mi ami come specchio
del mio stesso amore
e fai cantare il vento
dove il vento ha smesso di urlare
Tu che mi guardi come specchio
del mio stesso sguardo
e fai arrivare il tempo
dove il tempo non può arrivare
La rivoluzione può aspettare
qualche minuto ancora
La rivoluzione arriverà, ci sarò.
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, synth
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 21.53: cosa ti ha insegnato il Rock’n’roll, la Soul music, il folk di Woody Guthrie? Che non bisogna piangersi addosso, che sei meglio di quanto ti venga restituito da giornate polverose e gente senz’anima. Che non devi rimanere indifferente, che c’è musica nelle persone, che alla fine della giornata, pur dura che sia stata, puoi trovare ancora la forza di restare libero e affamato.
Il migliore sei tu
(Testo e musica: Michele Anelli)
E tutto quello che vedi e senti
forse qualcuno lo ha scritto già
E sei diverso e te lo fanno notare
ma tutto questo lo sapevi già
Poi sorridi quando senti dire che
va tutto bene ma bene non va
E quando dai tutto quanto di te
e sei felice di sentirti un po’ stanco
la ricompensa è un dolce sorriso
di chi ascolta e ti sta sempre accanto
Niente paura quando sentirai dire
va tutto bene ma bene non va
Il migliore sei tu
Se la tua vita è un vetro scheggiato
e nel riflesso vedi un volto impaurito
non aspettare per rischiare qualcosa
l’emozione è vera se non riposa
Resta libero e sempre affamato
esser felice non è mai un peccato
Il migliore sei tu
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer
Nik Taccori: batteria e percussioni
Ore 23.43: per tutti coloro che almeno una volta si sono sentiti vivi e che sentono nell’oscurità la voglia di rivincita, per quelli che non si rassegnano, per chi riesce nella difficoltà a trovare un pensiero che sappia di “rose”, per te che devi affrontare la notte e i giorni che verranno… stanotte troviamoci in un sogno e domani realizzeremo l’emozione che è in noi.
Buonanotte
(Testo: Michele Anelli Musica: Michele Anelli, Andrea Lentullo)
Buonanotte a tutti quelli
che vanno incontro alla sera
con una fiaba sempre in tasca
e un finale da inventare
A chi calpesta il cielo tanto forte
da consumare tutte le scarpe
a quei sorrisi da bambini
alle giornate nate storte
Buonanotte, buonanotte
Buonanotte a quelle braccia
disarmate dalla fatica
a quelle voci senza parole
a quell’amore da trovare
buonanotte, buonanotte
A chi ha il cuore un po’ graffiato
a chi è rimasto con un po’ di fiato
al figlio che scende dalla croce
a quelle idee un po’ distorte
buonanotte, buonanotte
A quelle mani sporche
di lavoro stanche
di promesse che non scaldano
Buonanotte, buonanotte a voi
Michele Anelli: voce, chitarra acustica
Elia Anelli: chitarra elettrica
Andrea Lentullo: piano Wurlitzer, cori
Nik Taccori: batteria e percussioni
Francesco Giorgio: corno