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NON DISPERDETEVI
Eri ferma all’incrocio
con lo sguardo verso il cielo
ti sei girata
e mi ha detto sorridendo
No, non disperdetevi
In ritardo al lavoro
con il fiato un po’ corto
ho incontrato il tuo sguardo
e mi hai detto sorridendo
No, non disperdetevi
E non dire che le nostre storie
sembran tutte sconfitte
ci vuole coraggio, aprire gli occhi
affrontare i mostri
No, non disperdetevi
COME STAI?
Ogni cosa che racconto
vorrei avesse il tuo coraggio
il coraggio dei tuoi occhi
di raccontare questo mondo
e la tristezza che rimane
è capire troppe cose
è sentire troppe parole
alla fine stare male
Come stai, come stai, come stai? Stai
Il tuo mondo è lontano
diverso dal passato
e quando guardi quella luna
hai con te una pistola
per sparare alle stelle
ballando sulla sabbia
e t’innamori del futuro
con un nodo alla gola
Come stai, come stai, come stai? Stai
E quello che rimane
sono lacrime e canzoni
un calendario senza feste
un amore differente
rifare tutto cinque volte
stare in mezzo alla gente
hai qualcosa d’importante
che riscalda la mia mente
il tuo cuore è un rifugio
per chi cerca sollievo
Come stai, come stai, come stai? Stay Free
LA TENSIONE SALIRÀ
E dici che
ora non c’è più
il solito ingranaggio
la ruggine e il cancello
il vecchio cartellino
il vestito di Rossini
ma sei tu che non li vedi più
Affoghi la rabbia
nella stanchezza
nella scuola dei figli
nell’estate che vola
nell’inverno che gela
nei conti di casa
ma non sei tu quella che ha di più
E salirà la tensione salirà
alla fine esploderà
A CANTARE SI RESTA UN PO’ SOLI
Spiegare ai figli che domani andrà meglio
è un lavoro che devo imparare
non riesco a spiegare a me stesso
qual è la strada da fare
non riesco nemmeno a cucire
insieme la notte quando sento i cani abbaiare e
la foglia che cade non mi fa dormire
E mi metto seduto a pensare
e a pensare si resta un po’ soli
così scrivo, mi alzo e canto
di quello che vedo e sento
non riesco a starne fuori
E quando bussa l’inverno mi accorgo subito che
non basta un po’ di legna a scaldare le mie ossa
gocce di pioggia sui capelli, sulla faccia
un’anima con tre porte, le strade quelle storte
E canterò per la vostra e mia follia
per le teste rotte, e i giorni senza luce
tra noi abbiamo un detto il futuro non è scritto
E mi metto seduto a pensare
e a pensare si resta un po’ soli
così scrivo, mi alzo e canto
di quello che vedo e sento
non riesco a starne fuori
UN DESERTO CHIAMATO MARE
Il sale circonda le ferite aperte
il sole tramonta, il ricordo rimane
per attraversare
questo deserto chiamato mare
Mare che ti circonda (mare)
mare con le vene (mare)
mare senza pesci (mare)
senza sirene
mare che ti culla
con l’onda della sera
ti dimentica sulla spiaggia
ti abbandona sulla scogliera
Il vento in gola, una foto in tasca
conchiglie in bocca, sabbia nei capelli
quanto è freddo, quanto è nero
questo deserto chiamato mare
Mare che ti circonda (mare)
mare con le vene (mare)
mare senza pesci (mare)
senza sirene
mare che ti culla
con l’onda della sera
ti dimentica sulla spiaggia
ti abbandona sulla scogliera
UN CORO DENTRO LA MIA GOLA
C’è troppa ruggine, c’è troppa polvere
nelle persone, nelle parole
A working class hero is something to be*
Le parole, le parole distratte
in questo tempo, in questo tempo fragile
se perdono valore di noi cosa sarà
Saremo esposti al vento
ai capricci di un temporale
usati come pezzi di ricambio e
nessun posto dove andare
C’è un coro dentro la mia gola
*John Lennon
VOGLIAMO IL MEGLIO CHE C’È
E adesso hai in gola
quella voce quella parola
ti alzi e guardi attorno
e sei un po’ smarrito
E senti ancora nella strada
quell’odore di porcile
è quando arriva un po’ di luce che
comprendi il buio intorno
E non cambiare le parole
per il gusto di piacere
c’è ancora da fare
facciamolo bene insieme
Io e te vogliamo il meglio che c’è
DOPO TUTTI QUESTI ANNI
Vieni a sentire con me il vento
nudi in mezzo a un campo
e poi sotto la neve d’inverno
spogliati dal male, lontano dall’odio
Riconosco i nostri passi, siamo già stati qui
C’è un tempo, un tempo dipinto
che ha il colore dei tuoi occhi
che ha le tue mani ribelli
per prender la vita a schiaffi
Vieni a sentire con me Joe Strummer
dentro questo tempo fragile
e poi danziamo oltre il vuoto
che c’è intorno a noi di giorno
Riconosco i nostri passi, siamo già stati qui
C’è un tempo, un tempo dipinto
che ha il colore dei tuoi occhi
che ha le tue mani ribelli
per prender la vita a schiaffi
Dopo tutti questi anni
dopo ogni primavera
le parole, i libri, i dubbi in tasca
le canzoni in testa
rimane il sogno di camminare verso il sole